Occupare il tempo

Nel tempo che rimane libero dalle preoccupazioni della fame ci si dedica alle più svariate attività: ha un deciso sopravvento la fabbricazione di arnesi utili quali zoccoli, capi di vestiario ricavati da coperte, mestoli, pentolini, aggeggi per abbrustolire il pane, per sbattere la margarina, spargisale, scatole e cassette per ogni uso, trappole per topi, tavolini ecc.
Brunello coglie i più originali prodotti di questa fioritura di ingegnosità e li perpetua, alla maniera di Leonardo, sul “Codice Atlantico” che resterà quindi una interessantissima collezione di lavori creati dal nulla.
Altri si sbizzarriscono secondo le loro tendenze artistiche: c’è chi disegna, chi dipinge e chi intaglia pezzi di legno da cui vengon fuori bastoni intarsiati, navi con complicatissime alberature e altri capolavori in cui spesso c’è più pazienza che buon gusto.
Anch’io, da buon prigioniero, dopo aver fatti mestoli e trappole per topi, impiego una buona settimana per fare una custodia atta a contenere il presente diario, i ritratti di moglie e figlio, i documenti vari destinati a ricordare questo periodo nei tempi migliori. Sono lavori da bambini quelli che facciamo spesse volte, ma hanno il pregio di tener occupata la mente e di scacciare malinconie e lamenti dello stomaco.
Per occupare il tempo si svolge anche una discreta attività culturale: lezioni di lingue che mi servono a dare una ripassata all’inglese e ad apprendere qualche parola di tedesco; conferenze su argomenti vari che vanno da “La piazza d’Italia” a “Le leggi di Mendel”; il Capitano Albertini tiene un ciclo di conferenze su “la storia del cinema” ed altri si sbizzarriscono su altri argomenti.
Il Capitano Podio, amenissimo tipo di genovese, contribuisce non poco a far passare le serate con esperimenti medianici e sedute spiritiche; poi organizza spettacoli ed è appunto per rappresentare la sua rivista che si allestisce, in un camerone vuoto un teatro degno di miglior sede per l’eleganza delle sue linee e dei suoi ornamenti e per l’ingegnosità dei mezzi tecnici. La prima grande rappresentazione de “La secchia rapita” avrà luogo al 3 febbraio e sarà un vero successo.