La parvenza di libertà

Il giorno 17 l’abbiamo passato nel modificare l’organico delle Compagnie secondo i nuovi ordini. È confermato che si costituiva anche la terza compagnia. La comanderà Mora e Brunello sarà con lui. Io, Filippini e Gavioli siamo rimasti esclusi dal sorteggio e non si sa come verremo sistemati. Ci sfottono e noi ci prestiamo, volontari, a fare lo spezzatino per la truppa affamata! La razione infatti è scarsa e per di più dalla spesa del grano ho riportato soltanto patate marce. Nei primi giorni l’appetito era scarso, ma ormai anche lo stomaco fa sentire le proprie esigenze.

Per ragioni di ordine interno, il giorno 19 facciamo spiantar l’accampamento e lo facciamo ricostruire secondo il nuovo organico. Di giorno in giorno la parvenza di libertà prima accordata dai tedeschi, va diminuendo. Vedendo le sentinelle che si piazzano attorno all’accampamento cominciamo ad avere dei dubbi sulla nostra qualità di liberi lavoratori. Nessuno può più uscire dall’accampamento, ma Morelli riesce ugualmente a sgattaiolare dagli Agosta e ci riporta regolarmente qualche “miglioramento rancio” e qualche bottiglia.